Ritorno alle origini: la Chiesa

“Cosa c’è di così straordinario nella chiesa?” Ashley Stewart

È domenica mattina. Hai avuto una settimana intensa. Il mondo al di là del tuo piumone è freddo e tutto ciò che vuoi è solo qualche altra ora di sonno. La tua sveglia sta suonando per alzarti ed andare in chiesa, perché dovresti preoccuparti? Sicuramente potresti seguire un culto in streaming, ascoltare musica cristiana o pregare con un amico domani, giusto? Poi, il predicatore spesso è noioso, la musica ti sembra obsoleta e non riesci a conversare dopo un solo caffè! Magari, sei già coinvolto in altre attività cristiane, perché mai dovresti frequentare anche una chiesa locale?

Se qualcuno di questi pensieri ti sembra familiare, questo articolo è per te. Ed anche per me. Amo Gesù e voglio servirlo, ma francamente essere impegnato nella mia chiesa locale a volte sembra più un impegno che un piacere. Quindi, cosa c’è di così straordinario nella chiesa locale? Perché siamo chiamati ad impegnarci? In breve: la tua chiamata come cristiano è di preoccuparti profondamente di ciò che Gesù ha a cuore, di amare ciò che ama…e Gesù ama appassionatamente la Sua chiesa. Quando riusciamo a capire come Cristo vede la chiesa, scopriamo appieno che la chiesa è il piano di Dio. Pertanto, qualsiasi attività o progetto per quanto importanti, non potranno mai prendere il posto della chiesa locale.

Quindi, prima di tutto, cos’è la Chiesa? Potresti dire che è un raduno di credenti, le persone non l’edificio, un luogo per ascoltare l’insegnamento della Bibbia, elevare lodi e condividere il Vangelo. È tutto questo, ma anche molto di più. La Bibbia ci fornisce varie metafore per descrivere come Dio vede la Chiesa. È la sposa amata che Gesù ha comprato con il proprio sangue, che alimenta, accudisce, purifica e tornerà a rivendicare come Sua. (1) È anche il corpo di Cristo: la manifestazione fisica di Gesù sulla terra. (2) Così come i nostri corpi sono i mezzi con cui ci relazioniamo col mondo, la Chiesa è il metodo scelto da Dio per portare avanti l’opera di Cristo sulla Terra. C’è un solo corpo, la chiesa universale. Tuttavia, ogni chiesa locale è un’espressione tangibile del corpo di Cristo ed è composta da tutti membri diversi ma ugualmente preziosi che lavorano insieme in unità. (3) Parlando a tutti i credenti, Sam Allberry dice: “Sei un membro del corpo di Cristo ed esprimi tale appartenenza appartenendo al corpo della Sua chiesa locale”. (4) La Bibbia descrive la Chiesa anche come il Tempio di Dio, ed ogni membro come “pietre viventi” (1 Pietro 2: 5) che sono “insieme edificati, per essere un abitacolo di Dio, in Ispirito.” (Efesini 2: 22, Diodati). Proprio come il tempio fisico ha mostrato la gloria di Dio alle nazioni circostanti, così la chiesa “dichiara le lodi di [Dio]” (1 Pietro 2: 9) a un mondo corrotto. Tuttavia, questa gloria non può essere mostrata dai singoli cristiani nel modo in cui può farlo la Chiesa locale. Quando gli altri vedono una diversa comunità di credenti, con innumerevoli differenze, unendosi insieme come una famiglia, per amare, servire e perdonare, intravedono il potere trasformante del Vangelo di riconciliarci con Dio e tra di noi. (5) Infine, la Chiesa è la testimonianza di Dio per il mondo, è “per mezzo della chiesa [che] i principati e le potenze nei luoghi celesti conoscano oggi la infinitamente varia sapienza di Dio,” (Efesini 3:10). In un mondo pieno di divisioni, Dio mostra la sua saggezza ai regni spirituali attraverso la Chiesa; un’umanità restaurata e riconciliata con Dio e con gli altri cristiani attraverso l’opera compiuta di Cristo.

Ma perché AMICO non può essere considerato la tua chiesa? Nel Nuovo Testamento vediamo varie pratiche ordinate da Dio indirizzate alla comunità locale. La Chiesa è chiamata a battezzare i discepoli, a celebrare insieme la Cena del Signore ed a nominare pastori e anziani per guidare il gregge di Dio. (6) Queste pratiche di solito non sono elementi presenti nelle attività di AMICO. Allo stesso modo, la diversa natura unificata del corpo di Cristo non si riflette altrettanto chiaramente in questi gruppi costituiti da credenti di età o professione simili. In breve, completano la chiesa locale, dovrebbero collaborare strettamente con la chiesa locale, ma non possono sostituirla.

Quindi come dovrei relazionarmi con la mia Chiesa locale –che è imperfetta, piena di peccatori e talvolta mi lascia desiderare di essere rimasto a letto? Per rispondere a questo, dobbiamo guardare alla prima chiesa, che Luca descrive in Atti 2:42-47. I discepoli non andavano semplicemente in chiesa, ma erano “devoti” ad essere la chiesa. “Ed erano perseveranti nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere.” (Atti 2:42). Hanno dimostrato la loro amorevole devozione reciproca condividendo finanziariamente in caso di necessità e Dio ha benedetto la loro devozione aumentando il loro numero ogni giorno. In breve, hanno dato la priorità alla Chiesa come parte centrale della loro vita: fondamentale per la loro ricerca della santità e per la loro testimonianza nel mondo. Non sorprende, quindi, che lo scrittore agli Ebrei esorta i credenti a perseverare nell’incontrarsi per “incitarci gli uni gli altri all’amore ed alle buone opere”(Ebrei 10: 24). Se vuoi crescere in Cristo e combattere il peccato, allora hai bisogno della tua Chiesa e la tua Chiesa ha bisogno di te, perché “la santità è un progetto comunitario”. (7)

Mentre lavorare alcuni fine settimana fa parte di una carriera nel campo sanitario, fa sì che sia una priorità settimanale far parte della riunione della tua Chiesa e cercare intenzionalmente di servire e incoraggiare i tuoi fratelli e sorelle. Ricorda che il “servizio” avrà un aspetto diverso in momenti diversi: potrebbe essere necessario lasciare momentaneamente quando sei in cerca di lavoro o stai studiando per quel esame, ma questo non ti impedirà di amare e servire la tua Chiesa. Dubito che la Chiesa primitiva avesse un gruppo di accoglienza o un servizio di intrattenimento per gli infanti, ma si aiutavano l’un l’altro perché desiderosi di incontrarsi, ammaestrandosi a vicenda, pregando per i loro leader e dando sé stessi in sacrificio.

Forse se andassimo in Chiesa chiedendo “come potrebbe usarmi Dio oggi?” invece di “Cosa posso ottenere?” allora la nostra esperienza di “essere chiesa” e il posto che occupa nei nostri cuori potrebbero cambiare radicalmente. Potremmo iniziare a capire perché Spurgeon definì la chiesa locale “il luogo più caro della terra” (8).

Ashley Stewart

Referenze

  1. Efesini 5:25-32, Acts 20:28, Apocalisse 21:2
  2. Efesini 1:22-23
  3. 1 Corinthians 12:12-27
  4. Allberry S. Why bother with church? Surrey: The Good Book Company, 2016:84.
  5. Dever M. The church: a family, a fellowship and the body of Jesus Christ. Crosswalk 16 January 2009 bit.ly/2JZuJel[Accessed 24 October 2019]
  6. Matteo 28:19, 1 Corinzi 11:23-26, Tito 1:5
  7. Challies T. Sanctification is a community project. Challies. 20 August 2012 bit.ly/32teg8x [Accessed 29 October 2019]
  8. Spurgeon C. The Best Donation (No.2234). An exposition of 2 Corinthians 8:5 delivered on 5 April 1891 at the Metropolitan Tabernacle in London, England. tollelege.wordpress.com [Accessed on 28 October 2019]

Link articolo originale: https://www.cmf.org.uk/resources/publications/content/?context=article&id=27070

Traduzione a cura di Daniele Noviello