I giovani medici cristiani

Sarah Foot considera l’importanza di far parte di un gruppo cristiano locale come giovane medico.

Essere un giovane medico ci può far sentire soli a volte. Cambiare reparto ogni quattro-sei mesi, cambiare gli ospedali ogni anno e poi spostarsi di nuovo quando si trova un posto di lavoro vuol dire che può essere difficile non sentirsi soli – per non parlare della difficoltà di andare in chiesa tra le chiamate e le visite a casa; e ancora, l’incomprensione che si potrebbe sentire perché nessuno in chiesa capisce davvero il nostro lavoro. Come possiamo metterci in contatto con altri medici cristiani?

Dio ci chiama ad essere in comunione l’uno con l’altro, dall’inizio della Genesi (quando ad Adamo è data in dono Eva) (1) fino alla chiesa primitiva in Atti. (2) Quando siamo insieme, come un solo corpo, siamo forti e aiutiamo a crescere il corpo di Cristo. (3), (4) Più lavoriamo insieme, più supporto abbiamo per superare gli ostacoli nella nostra vita lavorativa e cristiana.

Alcuni che stanno leggendo magari fanno parte di un gruppo locale attivo, che si incontra regolarmente, e si sentono supportati dai loro colleghi medici cristiani. Altri potrebbero sentirsi gli unici cristiani del proprio ospedale. In questo momento io faccio parte di un gruppo locale e sono davvero benedetta. Tuttavia, in precedenza, ho sperimentato la frustrazione e la delusione di non riuscire a trovare compagnia.

La maestosa presenza di Dio

Prima di ogni altra cosa rallegratevi nel tempo speso con Dio e gioite nel sapere che Lui è con voi anche sul posto di lavoro. (5) In una tipica giornata impegnativa trovo i pendolari sul treno, ma anche quando sono a piedi o in auto ho la possibilità di ascoltare la musica e di parlare con Dio (devo ammettere che lo faccio nella mia mente quando sono sul treno!). Mentre affronto il corridoio dell’ospedale quando mi dirigo verso un arresto cardiaco, è un grande conforto sapere che Gesù sta facendo quei passi con me. Questi piccoli momenti mi aiutano a essere pronta a cercare opportunità di connessione con gli altri.

Iniziare

Mi sono trasferita nel mio attuale ospedale sei mesi fa, il più piccolo degli ospedali in cui ho lavorato, eppure quello in cui sono stata più benedetta dalla comunione con i colleghi. È iniziato con il semplice gesto di indossare un cordino CMF (Christian Medical Fellowship, l’equivalente di A.M.I.C.O. nel regno Unito, ndr). C’era scritto solo www.cmf.org.uk, cosa che non ha mai attirato l’attenzione dei non-membri di CMF. Tuttavia, quel cordino mi ha aiutato ad incontrare altri medici cristiani: spontaneamente mi hanno incluso ed abbiamo piacevolmente conversato. Erano colleghi di altre unità operative, che non avrei trovato se non fosse stato per il mio cordino.

A partire da questi incontri sono stata invitata al gruppo CMF locale; ignoravo completamente l’esistenza di un gruppo attivo che si incontrava ogni due mesi, quasi sull’uscio di casa. Questo mi ha incentivato ad iniziare un gruppo di preghiera nel nostro ospedale. Mentre scrivo questo, il gruppo è ancora piccolo (siamo solo in tre), ma trovo una grande forza nel sapere che Dio è con noi. È un modo fantastico per iniziare la giornata, e per questo in realtà basta solamente la presenza di due di voi.

Utilizzare CMF [in Italia AMICO]

Un’altra risorsa utile è mantenere aggiornati i dettagli di CMF. In precedenza avevo contattato CMF per chiedere se c’era qualcuno tra gli iscritti che abitasse o lavorasse vicino a me. La compagnia è spesso più vicina di quanto pensi! CMF ha anche un sistema di contatti online, e ti invito se stai leggendo questo articolo e ti sei stabilizzato in una città, ad offrirti come contatto di zona o per il tuo ospedale. Potresti trovare un altro specializzando che lavora nelle vicinanze o anche un gruppo già avviato. Nel peggiore dei casi, le persone potranno pregare affinché altri colleghi medici cristiani possano venire a trovarti. Nel mio primo ospedale ho avuto come contatto uno strutturato: una prospettiva spaventosa come giovane medico, ma era anche bello sapere che un medico più anziano mi teneva d’occhio. È stata una grande delusione scoprire poi che i successivi ospedali non avrebbero avuto un contatto CMF.

Come membro del “Comitato Giovani Medici” mi è chiaro che vogliamo aiutare altri giovani medici a restare in contatto tra di loro. All’università c’è spesso un gruppo consolidato, grazie anche al supporto di medici di medicina generale e specialisti. Può essere molto più difficile da giovane medico trovare questa rete. Alla Conferenza di Giovani Medici nell’ottobre dello scorso anno abbiamo presentato una sessione “Sii coraggioso: incoraggiamenti dalla prima linea” con l’opportunità di dare una breve testimonianza di qualcosa di incoraggiante che Dio ha fatto al lavoro. Tra queste c’erano incoraggianti storie di gruppi locali, dei quali alcuni erano partiti da solo due giovani che avevano deciso di incontrarsi. Si è rivelato molto stimolante, e sicuramente lo potremmo rendere un appuntamento fisso nelle future conferenze.

Inoltre, abbiamo due anni di esperienza nella gestione di specialità e gruppi regionali durante i pasti alla conferenza. Un altro plus, molto apprezzato, è l’opportunità di incontrarsi con quelli della propria zona o specialità. È un esercizio logistico sorprendentemente difficile, e in cui stiamo migliorando, ma è un’eccellente opportunità di networking.

Se le connessioni a livello locale si stanno dimostrando difficili, non dimenticare l’organismo nazionale di CMF. Attraverso il volontariato, come con il programma Deep:ER, o aiutando a creare un team, non solo servirai ma potrai anche crescere. In alternativa, partecipare a una conferenza di un giorno. Può sembrarti intimidatorio frequentare come giovane, ma è un’occasione preziosa per incontrare colleghi anziani che potrebbero farti da mentore nella tua vita lavorativa.

Non è sempre facile trovare altri medici cristiani sul posto di lavoro, ma formare una rete di supporto di medici cristiani è cruciale nel nostro mondo sempre più ostile. Prega affinché ci siano maggiori opportunità di connettersi con gli altri. Sii coraggioso, ascolta quegli indizi su un possibile collega cristiano e non aver paura di dire agli altri quello che hai fatto domenica. Utilizza AMICO: pubblica sulla pagina di Facebook, contattaci tramite Instagram o come preferisci, per idee e supporto. Mi piacerebbe che tu venissi alla Conferenza [AMICO 8-10 Novembre 2019] ad ascoltare alcune storie coinvolgenti di giovani che si mettono al servizio e rimodellano i loro posti di lavoro. Soprattutto: non rinunciamo ad incontrarci, ma incoraggiamoci a vicenda. (6)

Sarah Foot è una specializzanda presso il Newham University Hospital di Londra

Referenze

  1. Genesi 2:18
  2. Atti 2 46-47
  3. Efesini 4: 11-13
  4. 1 Corinzi 12: 12-13
  5. Salmo 16: 9-11
  6. Ebrei 10: 24-25

Link: https://www.cmf.org.uk/resources/publications/content/?context=article&id=26921

Traduzione a cura di Daniele Noviello