Prega per il tuo ospedale

“Cercate il bene della città dove io vi ho fatti deportare, e pregate il Signore per essa; poiché dal bene di questa dipende il vostro bene”. Geremia 29:7

Il mio primo posto di lavoro sembrava irragionevolmente impegnativo. Il mio capo ha iniziato un intervento alle 9 del mattino. Perciò, intendeva che il paziente fosse sul tavolo, anestetizzato e coperto, e lui con il suo bisturi pronto…Guai se lui dovesse aspettare.

Il mio ultimo turno è iniziato alle 23:00 con l’infermiera della notte. Sarei stato fortunato se fosse finito per mezzanotte. Poi ci sono state le chiamate notturne… 14 grosse emergenze nelle mie prime 5 notti! Per le prime 6 settimane non ho lasciato l’ospedale. Alla fine di quel periodo mi sono sentito più come un prigioniero che fa un lavoro pesante altro che un medico neolaureato.

È in momenti come questi che la preghiera giornaliera e lo studio della Bibbia sono così facilmente esclusi. La fede corre il rischio di appassire e morire di malnutrizione. Ovviamente la risposta sta in una amabile, viva comunione cristiana, ma questo non è sempre disponibile. È in questi momenti che le parole di Geremia a quelli in cattività ai suoi tempi diventano così pratiche: “Pregate per il bene della città”… dell’ospedale… dell’unità sanitaria dove sei adesso. Le benedizioni che vengono dalle tue preghiere per coloro che ti circondano si riverseranno sicuramente anche su te stesso.

Signore e maestro, ti dimentico così velocemente quando sono così tanto occupato.

Perdonami, prego. Possa il tuo amore e la tua pace diffondersi nel posto dove lavoro

Possa io riflettere l’amore che mi hai mostrato,

ai miei pazienti e a quelli con cui lavoro.

Ulteriori letture: Geremia 39:1-6, 20-23.

JHEB

Link originale: https://www.cmf.org.uk/doctors/devotion/?id=devotion&day=25&month=3

Traduzione a cura di Joao Vitor Nardi