Medicina in missione

Cosa pensi quando qualcuno dice “medicina in missione”? Un’esperienza di tirocinio in un posto lontano? Un servizio a lungo termine all’estero? Essere medico in Italia? Ovunque sia il nostro campo di missione tutti i medici cristiani sono chiamati ad esserne coinvolti. In questa sezione quelli che sono partiti prima di noi ci daranno dei consigli e dei punti di vista personali.

Missione

Costruire il regno di Dio

Qual è il primo motivo della mia esistenza in questo pianeta? Io credo che sia quello di essere coinvolto nel costruire il regno di Dio, nelle nostre vite, nelle nostre comunità e fino alle estremità della Terra. Io definisco “regno di Dio” come una parte della vita dopo l’accettazione di Gesù Cristo come personale Salvatore. Una volta chiamati nella famiglia di Dio siamo mandati a dare un messaggio di speranza in questo mondo bisognoso. Gesù disse: “Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate.” (Matteo 18:19-20) e “Come il Padre mi ha mandato, anch’io mando voi” (Giovanni 20:21). Non dovrebbe essere questo “grande comandamento” la nostra motivazione quotidiana e piano di carriera?

(Lyttle T. Medical School. Nucleus 1998; 28-31, October)

Stai considerando una missione a breve termine?

Il Dott. Paul Jordan dà dei consigli a quelli che stanno considerando una missione medica a breve termine:

  1. Vai dove sei necessario e richiesto
  2. Sii autosufficiente per quanto possibile
  3. Sii paziente e aspettati di sentirti molto inefficiente
  4. Abbi lo spirito della missione e del servizio
  5. Il tuo contributo si basa su chi tu sei anziché su cosa fai

(Schindler R. Short-term Medical Missions. Nucleus 1999; 27-30, January)

Cosa sacrificherai?

Noi abbiamo mangiato con le persone più ricche della comunità, tuttavia il pasto che ricorderò per sempre nella mia vita è stato fornito da dei rifugiati in un’area semi deserta. Ci diedero tutto quello che avevano prodotto, tutto quello che avevano e lo misero nella ciotola. Era il sacrificio delle persone più povere che cercavano di ricambiare in qualche modo. Abbiamo paura di un servizio costoso per Dio; oppure offriamo tutto quello che abbiamo che lui ci ha precedentemente donato?

(Warner M. Azerbaijan – doorway to another world. Nucleus 1996; 15-18, April)

Dio si usa di noi anche nelle nostre debolezze

Non siamo arrivati con grande eloquenza o con parole sagge e persuasive. Sembrava incredibile che Dio nella sua potenza potesse usarsi di noi nelle nostre debolezze. È come se fossimo stati niente di più che una mandria di mucche incapaci che si aggiravano furtivamente nel frutteto urtando e scuotendo gli alberi. E tutti i frutti maturi che Dio aveva preparato cadevano per terra. “Io vi ho mandati a mietere là dove voi non avete lavorato; altri hanno faticato, e voi siete subentrati nella loro fatica». (Giovanni 4:38)

Ci siamo sentiti molto privilegiati di avere visto l’opera che Dio aveva precedentemente fatto nella vita delle persone con cui abbiamo avuto a che fare.

(Selwood R. Poland – shaking the trees. Nucleus 1996;17-23, October)

Chi ami?

Eravamo un gruppo con lo scopo di amare gli ultimi tra le persone… abbiamo avuto un impatto in tutta la comunità. Mi meravigliavo dell’enorme impatto che il Signore Gesù ebbe nel suo incessante impegno per gli emarginati, quelli senza speranza e i morenti.

(Warner M. Azerbaijan – doorway to another world. Nucleus 1996; 15-18, April)

Queste esperienze aprono gli occhi

La mia esperienza mi aprì gli occhi al mondo di quelli che non erano stati ancora raggiunti dalla Parola e ha allargato la mia visione di cosa Dio può fare attraverso di me.

(Tansworth M. Tales from Kazakstan. Nucleus 1999; 31-33, January)

 

Traduzione a cura di Fady Tousa

Tratto da CMF UK, link originale: https://www.cmf.org.uk/resources/publications/content/?context=article&id=258