Quando sono io ad ammalarmi

Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione, il quale ci consola in ogni nostra afflizione, affinché, mediante la consolazione con la quale siamo noi stessi da Dio consolati, possiamo consolare quelli che si trovano in qualunque afflizione.  2 Corinzi 1:3-4

Anche i medici si ammalano! Questa può essere una confessione difficile per il medico e imbarazzante per il paziente! Possiamo, come ogni altro essere umano, essere colpiti da forme acute e inaspettate di malattia, o ritrovarci tra coloro che combattono con malattie croniche.

Quando sono diventato medico ospedaliero avevo già il diabete da circa dieci anni e nella maggior parte del tempo mi sono mantenuto in ottima forma fisica. Inevitabilmente, però, a volte ho avuto difficoltà, come un calo della glicemia durante un intervento chirurgico prolungato, oppure l’affaticamento causato dall’instabilità dei valori glicemici e dalle lunghe ore di lavoro.

Uno dei “piani segreti” dietro i periodi di malattia che io ho apprezzato in modo crescente lungo gli anni è quello di essere stato rafforzato dal Signore per aiutare gli altri nei loro momenti di bisogno. John Job, nel suo studio sul libro di Giobbe, ci dice che coloro che soffrono e si prendono cura a loro volta degli afflitti sono portatori di consolazione. Non è facile accettare tale prospettiva quando non si sta bene. Se però la malattia è stata permessa nella tua vita o nella mia lasciamo che la grazia di Dio ci consoli affinché “possiamo consolare quelli che si trovano in qualunque afflizione”.

Signore, non mi piace ammalarmi. Aiutami, se la malattia dovesse bussare alla mia porta, ad imparare da questa situazione e a trovare la tua consolazione nei momenti di bisogno affinché io possa essere un portatore di consolazione per gli altri.

Ulteriori letture: 2 Cor 1:3-11. Rom 5:3-5.

Link originale:

https://www.cmf.org.uk/doctors/devotion/?id=devotion&day=23&month=11

Traduzione a cura di Victoria Svet