La certezza

perché tu riconosca la certezza delle cose che ti sono state insegnate (Luca 1:4)

Se c’è una cosa certa nella vita è la sua incertezza, e lo stesso vale per la medicina. Qualunque cosa pensiamo possa accadere oggi, non abbiamo la garanzia che si avvererà. Quello che ci accade ogni giorno non è però solo nelle nostre mani: altre persone e altri eventi giocano la loro parte. Potremmo anche trovarci ad affrontare situazioni con conseguenze a lungo termine e ritrovarci ad avere una forte indecisione, un vero e proprio dilemma.

A livello professionale, ci hanno insegnato a fermarci e riflettere. Anche se una malattia, ad esempio la tireotossicosi, può essere diagnosticata sulla base di formule ed esami, i pazienti che abbiamo davanti hanno reazioni e bisogni unici. Nessun paziente è uguale all’altro e pochi sono “da manuale”. I test di laboratorio che riteniamo precisi possono avere deviazioni standard notevoli, e anche le diagnosi e i trattamenti che mettiamo in atto sono spesso empirici o dei tentativi.

Luca ci dà però una buona notizia, ricordandoci che alcune cose sono certe. Dio è una certezza: non come concetto vago o astratto, ma come Persona. Luca ne aveva avuto le prove da testimoni oculari (Luca 1:2), e il racconto che narra è storicamente inconfutabile, come la nascita di Gesù Cristo ai tempi del regno del re Erode (Luca 1:5).

Il proprietario di una casa potrebbe sentirsi orgoglioso nel vedere l’atto di proprietà, anche se potrebbe essere solo uno sguardo fugace in banca, ben prima che ci possa abitare veramente. Il vangelo di Luca costituisce proprio gli “atti di proprietà” della fede cristiana, che possiamo tenere con noi in ogni momento.

Il dr. Luca dovrebbe piacere a quanti hanno una mente scientifica. Poteva essere definito una sorta di ricercatore: “dopo essersi accuratamente informato di ogni cosa dall’origine” (Luca 1:3), Luca procedette a “metterle per iscritto” (Luca 1:1,3). Dopodiché, Luca lascia ai suoi lettori il compito di valutare l’attendibilità dei suoi scritti. Questa certezza di cui parla non è un concetto astratto ma può essere verificato personalmente, in maniera molto intensa. L’onere spetta al lettore e la responsabilità è sua.

“La scelta è una delle idee alla base della parola “credere”, e questo elemento di responsabilità e impegno è la chiave per “l’obbedienza della fede” che è il centro del discepolato cristiano!” (Os Guinness)

Signore, è facile credere ai miei dubbi e dubitare di ciò in cui credo. Sono tentato di credere solo a ciò che posso vedere e toccare, eppure la tua Parola dice che queste sono cose temporanee, mentre ciò che non possiamo vedere è eterno. Aiutami ad essere certo della tua immutabile fedeltà, così che io non tema le incertezze della vita.

Ulteriori letture:

Salmo 46

Giovanni 20:30,31

Lettera agli Efesini 1:15-23

DEBP

Link originale  https://www.cmf.org.uk/doctors/devotion/?id=devotion&day=15&month=1

Traduzione a cura di Giulia Dallagiacoma